Cultura

FilosofArti 2010 - Umberto Curi

Lezione magistrale
UMBERTO CURI
"me phynai", meglio non essere nati

Umberto Curi nel suo ultimo saggio sostiene il principio della duplicità insito nell' individuo, una originaria compresenza di bene e male che dirige ogni percorso vitale, con o senza la presenza di Dio. E da tale coincidentia oppositorum la condizione umana si rivela precaria, intrigante, carica di mistero e inevitabilmente priva di una pur ridotta felicità. Solo se soffri, sai e così trovi l'antidoto. Ma anche il pharmakon, il rimedio è ingannevole, una dolce illusione. Il mistero, entro cui l'essere umano é intrappolato, non permette soluzione. Come si fa a sciogliere quei nodi così intrigati che trattengono le fila della vita? Forse con uno sguardo più profondo ai testi classici e a quelli biblici, che non differiscono moltissimo quando asseriscono che la sofferenza pervade la vita dell'uomo.

UMBERTO CURI
È professore ordinario di Storia della Filosofia presso l'Università di Padova. Ha diretto per oltre vent'anni la fondazione culturale "Istituto Gramsci Veneto" ed è stato per un decennio membro del consiglio direttivo della biennale di Venezia. Nella sua attività di ricerca si possono individuare tre ambiti prevalenti di indagine: la riflessione sul nesso politica - guerra e l'analisi della nozione teoretica di polemos in una linea di congiunzione che collega tra loro Eraclito ed Heidegger; la valorizzazione della narrazione, intesa sia come mythos sia come opera cinematografica ed infine la meditazione su alcuni temi fondamentali dell' interrogazione filosofica, quali l'amore, la morte, il dolore ed il destino.
Le sue opere principali sono: Polemos. Filosofia come guerra (2000); Lo schermo del pensiero. Cinema e filosofia (2000); Meglio non essere mai nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (2008).

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DATA REGISTRAZIONE: 04/03/2010